Quanti di voi ricorderanno la ricetta della famosa “Zuppa Weight Watchers“, a lungo riproposta in ogni tipo di dieta WW negli anni? Fino all’ultima Flexi Points, quando abbiamo accolto quasi come un miracolo il calcolo della verdura (e anche della frutta) a zero punti. La dieta a punti era così, non finiva mai di stupirci e gratificarci con delle ricette che sembravano magiche, anche se Weight Watchers raccomandava di non commettere l’errore di considerare zero punti come zero calorie, poiché si trattava di un sistema studiato per facilitare la dieta, oltre che un aiuto per comprendere meglio l’incidenza dell’alimentazione, grazie ad un valore specifico (punto) attribuito ad ogni singolo cibo. Ma ritorniamo al minestrone. Una “zuppa speciale” di sole verdure da preparare in più porzioni, da surgelare e da mangiare “a piacere” al sopraggiungere di “un senso di fame nei primi giorni di dieta“. Giusto per non farsi sorprendere impreparati e non disorientarsi anzitempo. Il ricordo di quel minestrone rimane una regola sempre valida per organizzarsi allo scopo di seguire bene la dieta, infatti un conto è consumare il primo cibo che capita quando si ha fame, un altro è mangiare in modo corretto, saziandosi con gli alimenti giusti a portata di mano. Saziarsi, appunto, non abbuffarsi. Non a caso la ricetta magica si presenta sì con un abbinamento perfetto di verdure dalle molteplici proprietà benefiche e depurative, ma anche con un dosaggio ben definito, la quantità massima prevista per un pasto. Precisiamo anche che quando si tratta di zuppe e minestroni, in caso di consumo con l’aggiunta di pasta o riso, questi devono essere contenuti in una grammatura dimezzata rispetto alle porzioni standard, come suggerito dalle tabelle I.N.R.A.N, onde evitare un riempimento esagerato e pericoloso dello stomaco. Un’alimentazione corretta non è solo controllo delle calorie, ma soprattutto igiene e buona educazione a tavola.

Ricetta Zuppa Weight Watchers-minestrone light