Un’alimentazione sana parte da una spesa consapevole, perciò è importante per il consumatore conoscere ciò che mette nel carrello. L’unico modo per informarlo e tutelarlo, guidandolo ad un acquisto più sicuro, è imparare a leggere l’etichetta di un prodotto alimentare. L’etichetta è la carta d’identità dell’alimento, tutte le informazioni contenute in essa sono obbligatorie e regolamentate dalla legge che nel 1982 e con un successivo Dlgs emanato dal governo nel 1992, stabilisce che l’etichetta ha l’obbligo di riportare:
- Nome specifico leggibile del prodotto
- Elenco degli ingredienti
- Quantitativo (peso netto/sgocciolato)
- Termini di scadenza
- Azienda produttrice
- Codice a barre
- Materiale della confezione
Una recente legge del 2011 stabilisce che l’etichetta deve fornire obbligatoriamente anche le informazioni sul suo valore nutrizionale e segnalare la presenza di allergeni.
ELENCO DEGLI INGREDIENTI
L‘elenco degli ingredienti è stabilito dalla legge. Essi devono succedersi in ordine decrescente secondo la quantità: il primo ingrediente è in quantità maggiore rispetto a quelli che seguono. Quindi attenti almeno ai primi 3 che definiscono la percentuale maggiore della composizione del prodotto. Due prodotti simili possono essere valutati dalla quantità degli ingredienti e orientare nella scelta del prodotto migliore. Spesso il prodotto venduto in una categoria specifica, ha un contenuto minimo dell’ingrediente principale per il quale si vuole acquistare (ad esempio certi preparati a base di verdura, in realtà, hanno un contenuto molto basso di verdura). All’elenco degli ingredienti si aggiungono anche gli additivi, elencati generalmente alla fine di tutti gli altri. Anche il loro impiego nell’industria alimentare è regolamentato dalla legge a livello nazionale e comunitario.
Essi sono presenti nella maggior parte degli alimenti industrializzati, ma anche nelle carni da banco cosiddette fresche e prodotti non confezionati come pane e dolciumi, perché fungono da coloranti, conservanti e miglioratori delle caratteristiche del prodotto. Gli additivi non hanno alcun valore nutrizionale e possono nuocere alla salute.
COME RICONOSCERE GLI ADDITIVI SULLE ETICHETTE
La lettera E indica l’uso di un additivo permesso nell’Unione Europea, mentre il numero che segue ne indica la categoria.
- Antiossidanti da E300 ad E322: evitano il processo d’ossidazione dell’alimento.
- Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti da E400 ad E495: definiti in maniera più generica aromatizzanti o aromi, esaltano il sapore e l’odore degli alimenti. Possono essere naturali o artificiali. Alla prima categoria appartengono aceto, alcool, limone, sale, olio, zucchero e derivati.
- Coloranti da E100 ad E199 e Conservanti da E200 ad E299: rallentano il processo di deterioramento del cibo causato da batteri, lieviti e muffe.
TABELLA NUTRIZIONALE
Nella tabella nutrizionale di un prodotto, è d’obbligo per il produttore elencare i nutrienti di un alimento. Il contenuto calorico dell’alimento o della bevanda si trova in cima alla lista, espresso in kcal (kilocalorie) e kJ (kilojoules) per 100 gr o 100 ml di prodotto e in alcuni casi, anche per porzione. A seguire, la quantità di proteine, carboidrati e grassi, questi ultimi distinti in saturi, monoinsaturi, polinsaturi e colesterolo, fibre e sodio. In alcuni casi, le etichette specificano le quantità parziali di zucchero dei carboidrati, ma anche le quantità di sali minerali e vitamine. Questi ultimi sono espressi anche nella percentuale della RDA (quantità giornaliera raccomandata) prevista per tali micronutrienti, mentre l’informazione per proteine, carboidrati, grassi e fibre, può anche essere rapportata alle GDA (quantità giornaliere indicative), ovvero la quantità di nutrienti ritenuti necessari, a livello giornaliero, per soddisfare i fabbisogni di un adulto in buona salute, al fine di evitare un consumo eccessivo.